Notizie

Cortese: "Ci sono quattro piloti da battere se vuoi essere davanti!"

Friday, 9 March 2018 10:55 GMT

WorldSBK.com incontra il nuovo arrivato nel WorldSSP

Arrivato nel paddock del MOTUL FIM Superbike World Championship nel 2018, Sandro Cortese (Kallio Racing) ha avuto un grande debutto in Australia ed è stato in grado di risollevarsi dopo due difficili partenze. Con il giro più veloce e la terza posizione alla bandiera a scacchi nella seconda parte da nove giri, il pilota tedesco è evidentemente partito con il piede giusto in questa categoria così competitiva. Abbiamo parlato con Cortese dopo questo round australiano in vista del prossimo in Tailandia.

Sandro, hai avuto un grande debutto nel WorldSSP, deve essere una bella sensazione ottenere un risultato così buono alla prima gara, vero?

“Assolutamente! Specialmente dopo che ho avuto un inverno difficile, non sapevo se fossi stato in grado di trovare un sedile. A metà gennaio, quando ho ricevuto la chiamata da Vesa e Mika (Kallio) che mi chiedevano se volessi correre con loro in Supersport, il mio sì non si è fatto attendere. Amo correre e credo che la Supersport sia una grande categoria nel WorldSBK, il livello è molto alto e per me questa è una cosa positiva, nonostante tutto sia arrivato tardi.

Abbiamo provato solo una volta a Jerez, quindi quando siamo arrivati in Australia non sapevamo realmente quando buono fosse il mio passe, perché ho guidato per conto mio in Spagna, ma abbiamo avuto un grande test ed una grande gara. Ero rimasto un po’ deluso con le mie due brutte partenze, ero quasi ultimo e sono dovuto andare sulle vie di fuga, ma sono riuscito a chiudere in terza posizione e questo mi rende ancora più felice.”

È difficile riprendere il ritmo e la mentalità dopo un inverno complicato?

“La mia mente era forte abbastanza, ma non sapevo dove potevo collocarmi, comparandomi con i miei rivali. Come pilota, vuoi sempre misurarti con gli altri nella categoria, ma se guidi solo per conto tuo, magari hai il passo, ma comunque non sai se è sufficientemente buono. Ero curioso di andare in Australia e di andare in pista per la prima volta con gli altri piloti, per me è stata una bella sensazione.”

Hai sempre seguito la Supersport?

“Sì, l’ho sempre seguita. Ogni volta che avevo un weekend libero e non dovessi lavorare l’ho sempre seguita, altrimenti guardavo le gare la sera!”

Chi pensi sia il pilota da battere?

“Phillip Island è stata una gara particolare, con nove giri, tutti hanno spinto tanto. Ma al momento penso che ci siano pochi piloti che potranno essere forti per tutta la stagione. Sicuramente ci sono Mahias, Caricasulo, Krummenacher e Sofuoglu: credo che questi quattro piloti sono quelli che dovrò battere se voglio stare davanti.”

Com’è il rapporto con il tuo compagno di squadra?

“Non abbiamo avuto tempo per lavorare insieme e per lui Phillip Island è un circuito nuovo, tutto è nuovo. Buriram sarà un tracciato nuovo per entrambi, quindi probabilmente lì inizieremo a lavorare insieme. Ho uno stile diverso da molti piloti Supersport, venendo dalla Moto2™, quindi è stato difficile comparare lo stile di guida ed i dati con i miei. È molto difficile condividere i setup e altre cose, lui è alto e magro, io sono più piccolo e più muscoloso, quindi siamo due piloti diversi anche fisicamente.”

Non vedi l’ora di vedere il Buriram?

“Veramente tanto, non vedo l’ora, ho guardato un sacco le sessioni di Superpole e la gara del WorldSSP, non ti so nemmeno più dire quante volte. Mi sono preparato un sacco, veramente non vedo l’ora. È difficile avere un mese pieno di stop, appena dopo che sei entrato nel ritmo ed ora dobbiamo stare a casa. Quindi, dopo questo stop sono veramente impaziente di tornare in pista.”

Phillip Island ti ha aiutato a prendere confidenza?

“Era come se avessi un peso addosso, venire da un inverno difficile e non sapere dove sei esattamente. La gente parla e quando arrivi in una nuova categoria non sapendo dove collocarti, se non vai bene la gente ricomincia a parlare. Ottenere un gran risultato mi dà molta fiducia e sicuramente ora voglio vincere! Mentirei se dopo questa gara dicessi che non voglio lottare per la vittoria in Tailandia. Sarà difficile arrivare ad un circuito nuovo, dove altri piloti sono già stati prima. Abbiamo due sessioni prima della Superpole, quindi sarà abbastanza difficile, ma so che posso farcela e mi sento fiducioso.”

Come hai trovato il format della Superpole?

“È stato diverso, nel passato sapevo che avevo 45 minuti e che tutto era più tranquillo, avevamo più tempo per fare giri ed assicurarsi la qualifica. Ma ora abbiamo forse cinque giri, devo contare i giri per ottenere la posizione. A volte capita che commetti un errore e perdi un giro, quindi devi essere molto preciso.

Ma a Phillip Island ha funzionato, ho avuto una penalità, ma non è cambiato molto dopo la mia brutta partenza. Devo lavorare sulle partenze e penso che da qui in avanti sarò più competitivo.”

Ti vedi con un futuro a lungo termine nel paddock del World Superbike?

“Devo dire che mi sono divertito nel paddock del World Superbike, tutto è più familiare e riguarda le corse. Mi sono davvero divertito, certamente dopo una gara non si può sapere bene, le cose possono cambiare già in tre mesi. Ma devo dire che mi è piaciuto molto stare nel paddock del World Superbike, credo che il mio futuro sia qui.”

Rivivi i sensazionali nove giri del WorldSSP nello Yamaha Finance Australian Round e guarda il debutto di Cortese. Tutto con il WorldSBK VideoPass.